(Liberamente tradotto da qui)
La Quest prevede un Dungeon composto da cunicoli tappezzati di fanfiction senza criteri selettivi, dai ratings e avvertimenti più vari, con introduzioni ingannevoli e forvianti, personaggi “a sorpresa” e peggio ancora… la data dell’ultimo aggiornamento. Tu-tum.
Cominciamo dall’entroterra.
La mia fanfiction preferita è inconclusa da anni.
Conta un numero di capitoli che messi insieme farebbero concorrenza alla saga di Harry Potter e la amo come fosse il mio libro preferito. Il bello è che è così lunga che tocca per gradi ognuno dei punti qui sopra, e questo la rende ai miei occhi ancora più preziosa, perché dietro c’è la crescita del fanwriter stesso.
Proseguiamo verso Ovest. Ricordo una volta quando mi capitò una fanfic su Devil May Cry che mi prese come se Dante stesso mi fosse corso in contro travolgendomi. C’era una trama contorta e appassionante, piena di misteri e a tratti un po’ horror. La caratterizzazione non era male, anche per gli Original Characters.
I verbi poi erano da brivido profondo. La Consecutio Temporum, questa cosa che non è né Stargate né la bocca dell’Inferno, era sconosciuta. Tipo, non lo so, Atlantide. Un mito.
Di recente invece trovo più storie sul versante Est: buon IC, grammatica senza grandi impicci… trama che niente, va. Inizia, finisce. Il climax è un dramma da manuale che si risolve seguendo le briciole di Pollicino… Sono piacevoli, ci si passa una serata, ma non rimane molto da ricordare.
Sul lato Nord dello schema invece ho qualche difficoltà. Sono pignola, in maniera direi velenosa, riguardo la caratterizzazione. Anche se la trama è interessante e il testo scorre pulito, uno Zoro che si fa pensieri smielati o paranoie gratuite dà vita breve alla mia lettura. Amen.
Negli anni il mio gusto nelle letture è diventato particolarmente selettivo: se l’intro comincia con “Un mistero misterioso…” il mio occhio cade sul titolo seguente in automatico.
No scherzo. Leggo tutto il riassuntino; un criceto da qualche parte nella mia testa vota “Sì” contro l’opinione degli altri; entro, leggo tre righe, il suddetto cricetino viene imbavagliato, chiuso in un ripostiglio e si torna in caccia.
Di contro, ammetto che se il momento di fangirlaggine mi assale, magari alla fine di una serie, mi ritrovo affamata di un qualsiasi tipo di proseguo, missing moment, ecc… Gli avvertimenti sono bruscoletti, le tematiche manco le calcolo. Rating? Ma per piacere.
Il rastrello stringe i denti e fagocito un po’ di tutto. Con un po’ di gastrite a seguire, ma con milioni di feels che paiono un barattolo di codette caduto su una ciambella fresca di glassa, se trovo quel che cerco.
E questa volta, per il mio hype del momento (Haikyuu!!), mi ritengo soddisfatta di quello che sto trovando. *burp*
La vostra esperienza?
Come riassumereste il grafico secondo quanto successo?
E le vostre fanfiction toccano qualcuno di questi problemi?