La Prima Convention Italiana sulle Fanfiction

Andando a ritroso con la memoria un fanwriter “della mia età” sa dirvi quando la sua avventura è cominciata. Di solito inizia con un “la mia prima fanfiction – anche se non sapevo cosa stessi scrivendo – era su un quaderno di scuola”.

Si prosegue a parlare delle prime parole che si sono buttate giù con la vibrante ingenuità del non conoscere il tipo di seme che si sta piantando; lo si fa con un sorriso divertito da se stessi, quasi fosse stata una “ragazzata” a suo tempo.

Poi questa avventura, questo viaggio, a distanza di anni, con alcune soste lungo la strada, ti può condurre a Padova, in data 3 Giugno 2018, in un Hotel pratico vicino la stazione e in una sala dove ti accolgono subito con un regalino, un sorriso, una bottiglietta d’acqua e quello che può essere un cenno di intensa – io e te stiamo sulla stessa barca, ma ci incontriamo per la prima volta adesso.

Ed è allora che circa una quarantina di (s)conosciuti si troveranno seduti insieme in quello che è a metà tra un circolo di alcolisti anonimi e vecchi amici che non si vedono da tempo.

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Diciamocelo, The Greatest Showman vince a mani basse perché se date a Hugh Jackman un microfono, una coreografia e un doppiopetto lui vi stenderà col suo fascino ed entusiasmo, ma vi assicuro che Domenica scorsa a noi forse è mancata solo la musica di sottofondo e di fare due piroette in zona proiettore, perché per il resto siamo stati strepitosi.

A metà giornata avevamo gli occhi che brillavano di stelline rubate alla costellazione di Orione, a fine serata separarci è stato un po’ come dire a Ulisse di tornare a casa: ci ha messo dieci anni, e noi chiedevamo solo di spendere i successivi tre giorni a parlare apertamente, con calore, della nostra passione: le fanfiction.

 

Che dire? Ci siamo trovati. Chi con più anni di esperienza, chi newbie dell’ambiente, interessato a sapere, abbiamo dato voce a più argomenti, spaziato come giovani naviganti in un mare che conosciamo per istinto, ma che per la prima volta ci è stato chiesto di mettere nero su bianco.
Non abbiamo fissato un canone (noi che da questo ci allontaniamo come da una Madre Patria per colonizzare e creare le terre del Fandom), ma abbiamo dato un ordine e una sistemazione a idee, concetti, spiegato terminologie o come, di notte, illuminati dalla luce del pc, prendano vita nomi di ship o universi alternativi per cui forse potremmo convincere Einstein a scriverci una variante personalizzata della teoria della relatività.  

 

Cos’è stato quindi il ficsIT organizzato da Fanheart3? Un bellissimo sorriso.

È stato un giorno nostro in compagnia di chi parla la nostra lingua, per una volta fatto di volti e non solo di avatar. Sui nickname… ci piace tenerceli! Sono un po’ la nostra essenza, una parte di noi “vera” quanto può esserlo il nostro nome di battesimo.

Cos’altro c’è stato di emozionante? Per esempio, alle frasi “Sono un fanwriter” o “Leggo fanfiction” non ci sono stati commenti da parente medio “uhm e che cosa significa?” o “perché scrivi dei personaggi di qualcun altro e non dei tuoi?”, ma più un “In che fandom sei? Qualcosa da consigliarmi? Voglio leggere presto!”.

C’è stato uno scambio di opinioni senza imposizioni, cosa per cui neanche nella vita di tutti i giorni si riesce. C’è stato un dibattito aperto, con dubbi esposti senza il timore di risultare l’ultima ruota del carro o il matto del villaggio. C’è stata, passatemi la romanticheria, pura passione: poter dire il nome delle proprie OTP, a volte anche di qualche Kink, nella piena libertà del momento e trovare sia curiosi sia sostenitori.

 

Ce ne era bisogno?

Forse sarò di parte a dire di , perché, insomma, io mi ci sono crogiolata piacevolmente nel poter condividere quel che è mio con persone che sapevo potevano apprezzare.
Parlando in generale, ficsIT è stato uno spiraglio aperto su un universo che tutt’ora rimane (e si espande ogni minuto) nei confini di internet. Non ne troverete tracce, se non scarse, nelle fiere del fumetto, nonostante oggi queste debbano la maggior parte del loro successo alle fan base, alla fan culture e al fandom in larga scala.

Le fanfiction sono questo mondo scritto dietro le quinte, che si apre nei momenti di pausa, nel momento della favola della buonanotte, e regala al lettore quel qualcosa di più rispetto all’opera originale che tanto ama. Le fanfiction tappano i buchi di trama, riempiono di Missing Moment lassi temporali altrimenti vuoti, girano intorno ai personaggi come se gli autori fossero novelli cupidi o, talvolta, l’incarnazione di Madre Natura che apporta qualche cambiamento qui e lì per fini alternativi.
Pensate a qualcosa di, letteralmente, fuori le righe e nel world wide web ci sarà una fanfiction che parlerà di quello.

 

E di tutto questo ha parlato ficsIT. O meglio, ha iniziato a parlarne: il dialogo col mondo esterno è appena cominciato e a gran voce è già stato chiesto il bis.

Penso che più calore di una persona che affermi senza esitazioni, con il brillio sul volto, “Ne voglio ancora!” o “La prossima volta minimo due giorni! Resterei a chiacchierare tutta la notte!” sia soddisfacente quanto un banchetto ben riuscito, che ti lascia sazio ma tendenzialmente voglioso di riassaggiare le delizie gustate.

Stay tuned perché penso che fanheart3 abbia solo cominciato con la musica bella!

(I ringraziamenti di seguito)

 

La prima convention italiana dedicata alle fanfiction

Posted by fanheart3 on Monday, June 4, 2018

 

Ora, dismettendo un momento i panni dell’Admin di Fanwriter.it ed entrando in quelli confortevoli della me scrittrice, fan e persona, vorrei dedicare un immenso grazie alle organizzatrici per lo splendido lavoro svolto, dall’accoglienza, alla sistemazione, all’averci fatto da guide per Padova il giorno prima e in generale all’affetto dimostrato nonostante ci si conosca solo per “professione”.

È già stato detto un sacco, e spero che le mie parole qui di sopra possano spiegare quel che di sintetico riassumo in: siete state meravigliose.

Grazie a Elena, Susanna, Agnese, Sara B. & Sara K. (le ninfe madrine di questa edizione!), grazie alle mie compagne di giuria e panelist Jul e Francesca, insieme anche a Sara F., Rita e Dafne per cui ripeto un GRAZIE e un WOW per i loro interventi da, letteralmente, lezioni universitarie. Aspetto di tutte di poter (ri)leggere i vostri discorsi!
Grazie a chi ha partecipato al concorso, perché non è sempre facile mettersi in gioco e provare! Grandi! 

E se conoscessi il nome di ognuna delle persone sedute tra il pubblico (un ciao alla mascottina piccola e bionda!) citerei allegando un cioccolatino tutti voi che siete venuti e ci avete dato fiducia, da fan a fan. Un grazie immenso e un inchino profondissimo.

 

In ultimo, come una firma che sigla qualcosa di nuovo, qualcosa di bello, un “Ti va di venire?” “Sì!” che poteva essere anche un salto nel buio, ringrazio la mia compagna di viaggio, compagna di scrittura serale, ambasciatrice delle Harmony on the road, e, prima di tutto, amica (“io e te abbiamo tendenzialmente gusti opposti eppure siamo qui, insieme”).
Grazie Ela. Grazie.

3 pensieri su “La Prima Convention Italiana sulle Fanfiction

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